velocinoOggi parliamo del VELOCINO, una particolare mini-bici che rappresenta un modo tutto “singolare” di andare in bici.
Le peculiarità che balzano subito all’occhio guardando questa particolare bici sono:

– le ruote
– il manubrio

LE RUOTE:
Espressamente costruite con diametri diversi, le ruote del velocino sono la caratteristica che prima risalta guardando quella che può essere annoverata tra le bici curiose. La posteriore ha un diametro di 28″ (la classica ruota da citybike onnipresente nel mercato ciclistico) mentre all’anteriore abbiamo una piccola ruota da 16″.
Potete facilmente intuire che la stabilità non sia delle migliori. Non dimentichiamoci però che lo scopo di questa bici non era la competizione, ma la massima semplicità e comfort in città (poteva essere dotata di portapacchi e trasportare diversi chili).

IL MANUBRIO:
Le forma del manubrio è anch’essa molto curiosa. Senza contare la sua disposizione! E’ montato al contrario e la sua corsa si sviluppa sotto la sella.

STORIA:
Un certo signor Ernesto Pettazzoni, intorno agli anni ’30, nel suo negozio bolognese di via D’Azeglio n. 16, inventa il Velocino, singolare velocipede con il sellino sulla ruota posteriore e il manubrio ripiegato all’indietro.
Si tratta di una delle prime biciclette facilmente pieghevoli e trasportabili. Nello stesso tempo è un veicolo adattabile a diverse tipologie di clienti (anche ai bambini e alle signore) e a diversi usi: montando un portapacchi sulla ruota posteriore può ad esempio diventare una robusta bicicletta da carico.

Ma la sua singolare idea non riscuote il successo sperato. Purtroppo Pettazzoni, inventore anche della sedia a sdraio, morirà suicida nel 1947, dopo il fallimento della sua azienda.

LINK UTILI:

officinaxxsettembre.com

http://abici-italia.it/prodotto/velocino/


VIDEO: